Cos'è la Flipped Classroom?
(Qualche chiarimento per i genitori. E non solo per loro.)
"Cari gentitori..."
inizia così la lettera in cui Vi viene spiegata questa nuova metodologia e così si chiama questa pagina del sito, perché è rivolta proprio a Voi, genitori: qui riprendo quanto detto in quella lettera per darVi qualche ulteriore chiarimento in merito. E poi, si sa, i fogli possono sempre perdersi... il sito no.
Cosa sono la Flipped Classroom e il Blended Learning?
Letteralmente il termine Flipped Classroom significa “classe capovolta” ed è una metodologia in cui è capovolto il normale schema di lavoro in classe e a casa.
Con la “flipped classroom” si forniscono ai ragazzi materiali didattici appositamente selezionati e predisposti da studiare, organizzati all’interno di un sito personale dell'insegnante (questo è il mio, ed è stato creato da me) dedicato alle lezioni.
Si può trattare di video, risorse multimediali, una parte di un ebook inseriti in un sito in rete utilizzato esclusivamente con i ragazzi della classe. La prima cosa che gli studenti fanno è quindi quella di studiare guardando video, consultando i materiali ed adoperandoli più volte fino a quando i concetti non siano sufficientemente chiari. Il libro di testo sarà comunque il punto di partenza: Blended Learning significa proprio Apprendimento Misto, uso del libro di testo coadiuvati dalla tecnologia.
Con questa metodologia, la presentazione e l'apprendimento dei contenuti avviene prima, ed esternamente alla scuola, e non in aula come nel modello classico. La seconda parte del lavoro avviene invece in classe dove l’insegnante si troverà (almeno dal punto di vista teorico) un gruppo di studenti già preparato con cui approfondirà l’argomento o risolverà dubbi o parti non chiare, organizzerà delle attività utilizzando il metodo dell’ apprendimento collaborativo.
Una cosa va qui chiarita, per evitare confusioni in merito: la flipped classroom non è il professore che si registra mentre spiega una lezione e costringe i ragazzi a vedere il video da casa, come qualcuno potrebbe pensare.
L'intento della flipped classroom è quello di 'rompere' proprio lo schema di lezione frontale insegnante-studenti, quindi l’utilizzo della tecnologia (come i video) non deve portare a replicare l’insegnamento tradizionale nel virtuale a casa.
La tecnologia deve servire a coinvolgere lo studente già a casa fornendogli da più fonti (oltre al tradizionale Libro di testo) gli strumenti e le risorse in maniera tale che essi possano impiegarli per apprendere dei nuovi concetti ciascuno con i propri ritmi di apprendimento, così da poter poi affrontare in classe direttamente problemi ed esercizi, affiancati dall'insegnante, in maniera attiva e cooperativa.
Ciò richiede, da parte del docente, un’attentissima selezione delle risorse video, e non, che poi catalogherà all’interno del proprio sito.
Il vantaggio di questo tipo di insegnamento sta proprio nella possibilità di utilizzare in maniera diversa le ore di lezione settimanali dedicate all’insegnamento di una data disciplina, permettendo anche agli studenti di costruire il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie competenze. Il ruolo del docente sarà quello di “guida” che incoraggia gli studenti alla ricerca personale e alla collaborazione e condivisione dei saperi appresi.
A casa è richiesto l’uso di strumenti collegati ad internet (PC, notebook, tablet, smartphone).
I ragazzi si collegheranno a questo sito, dove si trovano le lezioni, e ad una piattaforma didattica chiusa (Edmodo) a cui potranno accedere solo gli alunni della classe di appartenenza ed io.
A scuola, oltre al libro di testo, utilizzeremo le risorse già presenti (LIM, PC e notebook)
Sarà un modo per stimolare l’apprendimento per tutti, sia per gli alunni presentanti bassi livelli che alti livelli di competenza.
Grazie per la Vostra collaborazione
Prof.ssa Tiziana Romano
(Qualche chiarimento per i genitori. E non solo per loro.)
"Cari gentitori..."
inizia così la lettera in cui Vi viene spiegata questa nuova metodologia e così si chiama questa pagina del sito, perché è rivolta proprio a Voi, genitori: qui riprendo quanto detto in quella lettera per darVi qualche ulteriore chiarimento in merito. E poi, si sa, i fogli possono sempre perdersi... il sito no.
Cosa sono la Flipped Classroom e il Blended Learning?
Letteralmente il termine Flipped Classroom significa “classe capovolta” ed è una metodologia in cui è capovolto il normale schema di lavoro in classe e a casa.
Con la “flipped classroom” si forniscono ai ragazzi materiali didattici appositamente selezionati e predisposti da studiare, organizzati all’interno di un sito personale dell'insegnante (questo è il mio, ed è stato creato da me) dedicato alle lezioni.
Si può trattare di video, risorse multimediali, una parte di un ebook inseriti in un sito in rete utilizzato esclusivamente con i ragazzi della classe. La prima cosa che gli studenti fanno è quindi quella di studiare guardando video, consultando i materiali ed adoperandoli più volte fino a quando i concetti non siano sufficientemente chiari. Il libro di testo sarà comunque il punto di partenza: Blended Learning significa proprio Apprendimento Misto, uso del libro di testo coadiuvati dalla tecnologia.
Con questa metodologia, la presentazione e l'apprendimento dei contenuti avviene prima, ed esternamente alla scuola, e non in aula come nel modello classico. La seconda parte del lavoro avviene invece in classe dove l’insegnante si troverà (almeno dal punto di vista teorico) un gruppo di studenti già preparato con cui approfondirà l’argomento o risolverà dubbi o parti non chiare, organizzerà delle attività utilizzando il metodo dell’ apprendimento collaborativo.
Una cosa va qui chiarita, per evitare confusioni in merito: la flipped classroom non è il professore che si registra mentre spiega una lezione e costringe i ragazzi a vedere il video da casa, come qualcuno potrebbe pensare.
L'intento della flipped classroom è quello di 'rompere' proprio lo schema di lezione frontale insegnante-studenti, quindi l’utilizzo della tecnologia (come i video) non deve portare a replicare l’insegnamento tradizionale nel virtuale a casa.
La tecnologia deve servire a coinvolgere lo studente già a casa fornendogli da più fonti (oltre al tradizionale Libro di testo) gli strumenti e le risorse in maniera tale che essi possano impiegarli per apprendere dei nuovi concetti ciascuno con i propri ritmi di apprendimento, così da poter poi affrontare in classe direttamente problemi ed esercizi, affiancati dall'insegnante, in maniera attiva e cooperativa.
Ciò richiede, da parte del docente, un’attentissima selezione delle risorse video, e non, che poi catalogherà all’interno del proprio sito.
Il vantaggio di questo tipo di insegnamento sta proprio nella possibilità di utilizzare in maniera diversa le ore di lezione settimanali dedicate all’insegnamento di una data disciplina, permettendo anche agli studenti di costruire il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie competenze. Il ruolo del docente sarà quello di “guida” che incoraggia gli studenti alla ricerca personale e alla collaborazione e condivisione dei saperi appresi.
A casa è richiesto l’uso di strumenti collegati ad internet (PC, notebook, tablet, smartphone).
I ragazzi si collegheranno a questo sito, dove si trovano le lezioni, e ad una piattaforma didattica chiusa (Edmodo) a cui potranno accedere solo gli alunni della classe di appartenenza ed io.
A scuola, oltre al libro di testo, utilizzeremo le risorse già presenti (LIM, PC e notebook)
Sarà un modo per stimolare l’apprendimento per tutti, sia per gli alunni presentanti bassi livelli che alti livelli di competenza.
Grazie per la Vostra collaborazione
Prof.ssa Tiziana Romano